Universi paralleli: il principio di Novikov
Il fisico russo Igor D. Novikov formulò negli anni '80 il Principio di autoconsistenza che porta il suo nome: ogni viaggio nel tempo creerebbe nuove linee temporali parallele, quindi potremmo divertirci a rovinare l'opera dei grandi artisti o uccidere tutta la famiglia, tanto i danni resterebbero confinati in una sorta di Universo parallelo, creatosi durante il viaggio. I crononauti sono già tra noi? Nel 2009 Hawking volle testare una volta per tutte la possibilità che esistessero già tra noi dei crononauti: viaggiatori nel tempo provenienti dal futuro. Organizzò quindi un party, stampando gli inviti solo a festa conclusa. Non si presentò nessuno. Con buona pace di chi crede di averne visto traccia in vecchie foto e filmati.
Se vogliamo esplorare la possibilità di viaggiare nel tempo, qualche spunto interessante ci viene già dalle implicazioni della teoria della Relatività speciale e generale di Albert Einstein. Chiedendo a un fisico se è possibile viaggiare nel futuro questo risponderebbe «sì, certo», mentre sulla possibilità di tornare indietro nel tempo darebbe un responso più prudente: «sì, forse». Viaggiare nel futuro
Tutto ruota attorno al concetto di « dilatazione dei tempi relativistica ». Man mano che ci avviciniamo alla velocità della luce il tempo «rallenta», divenendo relativo ad un determinato evento/osservatore. Non esiste dunque un tempo assoluto nell'Universo. Questo implica che possiamo viaggiare nel futuro, ed è stato già verificato, anche se queste dilatazioni del tempo sono talmente piccole che occorrono degli orologi atomici per poterle misurare, noi infatti ci muoviamo a velocità estremamente ridotte rispetto a quella della luce. Il primo esperimento fu quello di Hafele e Keating nel 1971: due jet di linea viaggiarono attorno al Mondo trasportando quattro orologi atomici, uno verso Ovest e l'altro verso Est.