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Una sfida totale con l'obiettivo di mobilitare la nazione intera per proseguire la guerra in nome degli ideali liberal democratici degli alleati. L'ora più buia è tutto ambientato negli austeri e cupi uffici della politica britannica, in una sorta di fronte interno rispetto all'eroismo epico del film di Nolan. Wright sceglie una via claustrofobica, tutta concentrata sulla parola, quella molto caratteristica del linguaggio di Churchill, un vero leone in gabbia. Il premier inglese è qui interpretato da un irriconoscibile Gary Oldman, truccato pesantemente per l'occasione, tanto da richiedere oltre tre ore di make-up ogni mattina prima di iniziare le riprese. Un lavoro estremo che ogni attore sogna, con un tono di voce anch'esso ben diverso dal proprio, per il grande interprete londinese, nominato solo pochi anni fa all' Oscar per La talpa. La sceneggiatura è del neozelandese Anthony McCarten, già autore de La teoria del tutto: ancora una storia vera e biografica con un'interpretazione forte, quella dello scienziato Stephen Hawking per cui Eddie Redmayne vinse l'Oscar.
Wright non rifugge, infatti, dal riconoscere alle donne il ruolo che spetta loro, sebbene all'interno di un contesto sociale e politico ancora massicciamente dominato dagli uomini. Un'attenzione particolare viene riservata anche alla segretaria personale di Churchill, nelle cui lacrime, versate per un fidanzato che rischia la vita al fronte, lo spettatore potrà notare il riflesso del terrore e dell'angoscia dei giovani protagonisti del Dunkirk di Nolan. La cura maniacale riservata alla gestione dei tempi e degli spazi scenici permette, infatti, di assaporare a fondo i dialoghi e l'espressività dei personaggi, che rappresentano, insieme al trucco (per cui la pellicola ha vinto un secondo Oscar), la vera qualità di questo film. Dal punto di vista storico, fiducioso che lo spettatore sappia che la crisi di Dunkerque si risolse con il recupero dell'esercito britannico (grazie all'aiuto di una flotta di imbarcazioni civili che fu impiegata nella cosiddetta "Operazione Dynamo"), il regista decide di soffermarsi maggiormente sul rapporto tra Churchill e i suoi avversari politici, i lord Chamberlain e Halifax, anch'essi membri del partito conservatore.
milkci.ru, 2024