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Sue poesie sono apparse su diverse riviste letterarie, cartacee e on-line. È presente nelle antologie: L'Opera comune, Atelier; I cercatori d'oro, poeti di clanDestino, in D ieci poeti contemporanei, Pendragon e in " Nella borsa del viandante", Fara editore. Da diversi anni si occupa di fiction a Rai Uno.
Il testo è stato rappresentato da Radio Vaticana per il Venerdì Santo del 2013. Nel 2015, per il festival PordenoneLegge con Lietocolle, è uscita Storia d'amore, la sua ultima raccolta. Si occupa di fiction a Rai Uno. Sito web
Degna di nota la descrizione del suo comporre poesie, instancabile lavorio con il quaderno sempre aperto; scrivere in ogni momento libero sottraendo tempo al sonno, un vortice creativo che è solo un dare sfogo a pensieri accumulati che, trasferendosi su carta, calmano il poeta. Molti chiedono perché si debba investire il proprio tempo nella lettura; ebbene, leggere questo libro fornisce una tra le tante risposte. La casa degli sguardi analizza e permette, attraverso l'esperienza di Daniele, di vivere emozioni e imparare come nulla nella vita sia ineluttabile e che pure l'orrore subito dagli innocenti può servire come testimonianza per il riscatto. "Continua a farmi casa del tuo sguardo, usami per restare vivo nel ricordo" A cura di Francesco Morra Daniele Mencarelli Daniele Mencarelli, nasce a Roma, nel 1974. Vive ad Ariccia. Ha pubblicato quattro raccolte di poesie: I giorni condivisi, poeti di clanDestino, 2001, Bambino Gesù, Tipografie Vaticane, 2001, Guardia alta, Niebo-La vita felice, 2005, e Bambino Gesù, edizioni Nottetempo, 2010 (vincitore del premio Città di Atri, finalista ai premi Luzi, Brancati, Montano, Frascati, Ceppo).
Simone Di Biasio, "", 11 aprile 2018, "La piccola creatura sfigurata, la suora che si ferma a scherzare, il bacio posato sul volto ridotto a ferita. È in quella carezza tra anima e carne che la vita, e la poesia, possono rinascere. " Alessandro Zaccuri, "Avvenire" 25 maggio 2018, "È una storia, quella di Mencarelli, tanto diversa, nell'apparente somiglianza, dalle molte consolatorie che piovono dai media, mosse dal binomio caduta vertiginosa / ascesa miracolosa. Tocca con forza, con poetica attenzione la sua sostanza dura e dolorosa, in una narrazione asciutta e incalzante, senza pretesa di cavarne una morale rugiadosa o una qualche scheggia di sociologica verità sull'abisso della degradazione e sulla luce del riscatto dalla parte delle anime ferite a morte. " Renato Minore, "Il Messaggero" 3 giugno 2018, ""La casa degli sguardi", di Daniele Mencarelli è forse il libro più importante che abbia letto quest'anno. E' una storia autobiografica, io credo, e parla di una rinascita. " Antonio Manzini, "Tuttolibri" 4 agosto 2018, "La casa degli sguardi di Daniele Mencarelli riesce a mostrare uno sguardo di bellezza dove il dolore e il non senso sembrano apparire come la tonalità predominante. "
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